ARCICONFRATERNITA DELLA SS. IMMACOLATA

Meta ha due Congregazioni che si dividono la celebrazione della Settimana Santa con le processioni. Di esse la più antica è l'Arciconfraternita della SS. Immacolata fondata nel 1590, ad istanza di un gruppo di fedeli devoti della Vergine ed avente l'iniziale scopo di «pregare e lodare la Madonna».
Fin dall' inizio la sede di queste riunioni è stata «nella piccola navata dell' attuale Cappella della Confraternita» e dal culto Mariano si passò anche alla «preparazione spirituale e morale dei suoi iscritti, la guida religiosa dei giovani confratelli, l' assistenza ai poveri, ai vecchi ed a tutta la popolazione in tempi di particolare carestia e disastri naturali».
Neppure questa congregazione si sottrasse all' onoranza e sepoltura dei defunti ed alloro suffragio.
Una particolare presenza di questa Arciconfraternita si registra nel periodo natalizio, mercé la preparazione ed allestimento di un Presepio che ha origine nell' 800, ma dal 1970, ha avuto un richiamo particolare e non solo per l' esibizione di pastori del 700 e dell' 800. Infatti, oggi, la Basilica di S. Maria del Lauro, ove il Presepio è predisposto, è meta di numerosi visitatori attirati dal Presepio «mobile» dell' Arciconfraternita della SS. Immacolata, nel quale particolari meccanismi consentono di dare «movimento» a molte scene e gruppo di pastori.
A seguito del terremoto del 23 novembre 1980 e della conseguente inagibilità della Cappella o Oratorio, sede dell' Arciconfraternita, le funzioni si svolgono nella «Chiesa Madre» di S. Maria del Lauro che ospita il sodalizio in ogni sua attività.
Secondo il giudizio di uno scomparso esperto di arte l' Oratorio della Arciconfraternita della SS. Immacolata (ampliato nel 1741) poteva essere considerato un' opera d'arte, poiché tutto l'arredamento tendeva a ciò: il coro ligneo, gli undici quadri lungo le pareti ed, in modo particolare, la Madonna raffigurata nel grande quadro che, dallo splendore del - suo volto, «ispira molta devozione ai fedeli».
Se dal recente statuto si legge che scopo fondamentale dell' Arciconfraternita è «il suffragio dei Defunti e la formazione spirituale dei confratelli e consorelle», in quello del 1817 si leggevano più dettagliatamente i doveri di ogni confratello e le «penitenze» alle quali erano soggetti in caso di gravi assenze.
Elemento particolare di questa Arciconfraternita, riteniamo unico caso dell'intera arcidiocesi, è la possibilità delle consorelle, oltre che di concorrere alla elezione degli amministratori, di poter essere anche elette.

- Testo a cura di Nino Cuomo, tratto da “Le Processioni della Settimana Santa in Penisola Sorrentina” con illustrazioni di Bruno Balsamo, Associazione Studi Storici Sorrentini, Società Editrice Napoletana presso “La Buona Stampa S.p.a” di Ercolano, marzo 1986.
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